La chitarra barocca
La chitarra barocca nasce nella seconda parte del XVI secolo, quando viene aggiunto il quinto coro (al grave). Lo strumento ormai viene riconosciuto come di origine spagnola (anche se in realtà non si sa da dove sia partita l'evoluzione dal modello rinascimentale a quello barocco). Gli strumenti che ci sono pervenuti sono tutti di squisita fattura, riccamente decorati.
La chitarra è divenuta strumento nobile, che incontra il favore di numerosi sovrani (re Luigi XIV aveva alla sua corte un maestro di chitarra, l'italiano Francesco Corbetta, che già era stato chitarrista di corte a Mantova e in Germania). Vengono definiti meglio gli stili: il rasgueado, ovvero ad accordi suonati percuotendo tutte le corde, e il punteado, dove invece si pizzicavano solo le note segnate. Lo stile ad accordi in Italia fa nascere un tipo particolare di strumento, la chitarra battente, a cinque ordini tripli di corde (metalliche) e fondo curvo, e un nuovo sistema di scrittura su intavolatura, quello soprannominato "ad alfabeto" (pare che il più famoso -ma non il primo- alfabeto sia quello di Girolamo Montesardo, che finì per imporsi anche in Spagna), dove ad ogni accordo corrispondeva una certa lettera dell'alfabeto, quindi un precursore delle moderne sigle.